Stromboli in attività
L’attività ordinaria dello Stromboli, osservata fin dall’epoca romana, consiste in esplosioni stromboliane persistenti, che si susseguono con una frequenza eruttiva oraria che può variare significativamente anche nello stesso giorno, con una media di 5-10 esplosioni l’ora, in cui vengono emessi ceneri, lapilli e bombe.
I massi possono raggiungere i 200 metri d’altezza e, ricadendo verso il basso, possono accumularsi sulla sommità e sui fianchi del vulcano, contribuendo alla sua graduale crescita. Durante l’attività ordinaria, si possono occasionalmente verificare emissioni di modeste colate laviche che restano confinate dentro la “terrazza” o, al massimo, fuoriescono per alcune decine di metri sull’orlo nord-occidentale del vulcano, riversandosi nella Sciara del Fuoco.
L’attività ordinaria può essere interrotta da eruzioni prevalentemente effusive, che producono colate laviche dalla sommità o dai fianchi del vulcano. Le lave, ossia i prodotti dell’attività effusiva, sono più resistenti all’azione del mare e riescono a proteggere meglio i versanti vulcanici dall’offesa erosiva. I vulcani costituiti da prodotti più incoerenti dell’attività esplosiva (ceneri, lapilli e bombe) invece, sono maggiormente soggetti all’azione dirompente del mare.