Stromboli Mitologica
Il mito, la leggenda e la storia delle Eolie si sovrappongono e si mescolano di continuo nel lento evolversi degli eventi che, nei millenni, hanno accompagnato i marinai sulle principali rotte commerciali del Mediterraneo. Secondo la mitologia, i Venti, dopo aver provocato il distaccamento della Sicilia dal continente, non dovevano più essere lasciati privi di controllo. Per questo Zeus, diede al figlio di Poseidone ed Arne, il compito di sovraintenderli, liberandoli e custodendoli dentro un otre e negli anfratti delle caverne. Eolo, il Dio dei Venti, che aveva eletto a propria dimora le Eolie, l'arcipelago che da lui prende nome, riusciva a prevedere le variazioni atmosferiche osservando la nube di vapori che circondavano Stromboli, la cui forma, ancora oggi è condizionata dall’evoluzione della pressione atmosferica.
Quando Ulisse, reduce dalla guerra di Troia, approdò alle isole Eolie, Eolo lo ospitò e, commosso dal racconto dell’eroe greco, gli fece dono dell’otre di pelle dentro il quale erano rinchiusi i venti contrari alla navigazione. Durante il viaggio Ulisse fece soffiare solo il dolce Zefiro ma mentre l’eroe dormiva, i compagni di navigazione, credendo che l’otre regalatagli da Eolo fosse pieno di tesori l’aprirono liberando i venti più funesti, che scatenarono una terribile tempesta dalla quale si salvò solo la nave di Ulisse.
Il dio del fuoco Efesto, possedeva la sua fucina sotterranea nelle viscere dell’Etna, dove lavorava accanto ai Ciclopi, giganti il cui unico occhio richiama la forma di un cratere. Stando alla mitologia romana, invece, il dio del fuoco era Vulcano, la cui dimora si trovava nell’omonima isola dell’arcipelago eoliano. Da quest'isola, alla fine del Medioevo, prenderanno il nome “vulcano” le montagne che eruttano fuoco e lava.